Avevamo deciso di camminare, invece di prendere la macchina. Abbiamo preso un bel respiro profondo, abbiamo aperto la porta e siamo usciti. Non sapevamo dove andare, ma inconsciamente ci siamo diretti verso il bar sotto casa mia. Mi hai preso la mano e lentamente ci siamo incamminati. I cuori battevano come matti. Le emozioni erano al massimo. Stavamo vivendo una nuova vita e tutto attorno a noi ci parlava. Ad ogni nuova sensazione ci stringevamo le mani sempre più forte. Più ci avvicinavamo al bar più i nostri cuori sembravano esplodere. Era la prima volta, dopo la sfortunata uscita e dopo che avevamo completato in qualche modo la trasformazione, che siamo tornati in un luogo pubblico. Quelle facce erano sempre le stesse, gli stessi sguardi fissi su di noi, gli stessi mormorii. Non ce ne siamo curati e siamo andati al mio tavolo. Abbiamo ordinato birra. Ci siamo tenute strette le mani per tutto il tempo. Il tavolo era sistemato in fondo alla sala, ma potevamo vedere chi entrava.