Nonostante ci sentissimo bene, ti sei assicurato che io lo fossi realmente: “Sei sicura?” Me lo hai chiesto con la tua voce profonda. Ci guardammo e tu hai cominciato ad accarezzarmi il volto. Di tutte le esperienze che abbiamo avuto, questa è stata la più pericolosa. Stavamo ancora respirando profondamente, avevamo bisogno di ossigeno. Siamo usciti da quello stretto sentiero e lentamente ci siamo liberati da tutte le catene del passato che erano ancora nelle nostre menti. Finalmente eravamo liberi di andare avanti. Da questo punto in poi eravamo davvero pronti ad affrontare tutte le avversità che il mondo ci avrebbe messo davanti. Eravamo ancora sul divano, guardandoci intorno e l’unica cosa che potevamo fare era ascoltare il nostro sangue che fluiva nelle vene. Stavamo elaborando tutto questo e tutte le nostre emozioni ci riportarono alla prima sensazione che avevamo provato quando i nostri sguardi si incrociarono, là nel bar. Il nostro primo sguardo è stato come una ventata di aria fresca. La stessa sensazione quando, pochi minuti prima, avevamo lasciato quell’invisibile sentiero. La nascita primordiale. Fu la prima cosa che ci venne in mente. L’incontro, l’aver fatto l’amore, il viaggio, la crescita e il primo respiro fatto dopo aver attraversato l’ultimo sentiero così stretto e pieno di catene. Siamo rinati e l’abbiamo fatto insieme.