Ora l nostri respiri si fondevano l’un con l’altro e il nostro sguardo era la cosa più bella che stavamo vivendo. Il nostro cuore batteva forte nel silenzio della stanza. Lentamente mi sono addormentata sul tuo petto mentre guardavi ancora i colori nel cielo. Dolcemente la luna stava prendendo il posto del sole, e i nostri colori stavano creando una specie di luce boreale. Tu guardavi il cielo pensando ancora a quello che avevo detto agli amici pelosi. Il tuo cuore ha iniziato a battere forte. Le tue emozioni erano tante mentre mi guardavi dormire e quei colori potevano solo espandere le tue emozioni intorno a noi. Io, addormentata, ero di nuovo avvolta dai tuoi sentimenti e l’unica cosa che potevo fare era sussurrare il tuo nome. Mi hai risposto sussurrando il mio. Lentamente hai chiuso gli occhi e dolcemente ti sei addormentato anche tu. Quella sera ci siamo cercati molte volte. Ne avevamo davvero bisogno, anche se inconsciamente. Ogni volta abbiamo sentito il nostro legame sempre più forte. Anche se ci fossimo addormentati, le nostre emozioni avrebbero riempito i nostri cuori e lentamente ci saremmo accorti che ci eravamo presi per mano. Delicatamente e, allo stesso tempo, abbiamo aperto gli occhi. Faccia a faccia. Abbiamo guardato le nostre mani. Erano ancora le une nelle altre. Siamo rimasti in silenzio a guardarci mentre fuori era ancora buio. Da lontano abbiamo potuto sentire cantare il primo uccellino. Ci siamo timidamente sorrisi. Siamo stati insieme da quella sera in cui ero caduta al bar, ma certi sguardi erano come i primi che avevamo condiviso. Erano così profondi che mi hanno levato il respiro e mi hanno costretta a distogliere lo sguardo da te. Subito dopo hai alzato il mio viso. In un secondo ho potuto vedere tutto l’amore che aveva costruito il nostro Mondo Parallelo e tutta la mia timidezza è scomparsa. Mi guardavi profondamente e sembrava che non volessi spezzare quel momento, ma avevi qualcosa da dirmi. L’hai fatto nel modo più dolce che sapevi. In un sussurro. “Credo che faranno il salto stasera …”. Poi ci siamo fissati a vicenda, come se fossimo sospesi.