Lentamente Pyr ha iniziato a parlare. Tu ed io ci siamo guardati e dolcemente ci siamo sistemati l’uno accanto all’altro. Pyr ha preso il coraggio e si è sistemato al centro, circondato dagli altri animaletti. Sembrava stesse cercando un punto per dirigere il suo sguardo vuoto. L’ho incoraggiato, così Pyr ha rivolto il suo dolce viso verso la mia voce. Era ancora un po’ titubante ma poi con voce roca, ha cominciato. “Il mio nome è Pyr. Stavo esplorando quella parte di questo mondo quando una forza più grande di ogni altra cosa mi ha paralizzato accanto a quella roccia dove mi avete trovato. Non ho potuto chiedere aiuto a nessuno, né al vecchio né alla donna. Ero pietrificato e non potevano vedermi.” Ci siamo guardati e abbiamo subito pensato al Nulla e alla vera causa che lo aveva scatenato. Noi. Stavi per parlare. Gli altri animali pelosi ci stavano guardando. Ma Pyr aveva già capito cosa stava per accadere: “Lo avete scatenato, ma poi l’avete sconfitto, questo è importante. Ogni cosa ha due facce. Mi avete salvato e ve ne sono grato “. Le parole di Pyr ci hanno lasciato una leggerezza nell’ascoltarle che non potevamo nemmeno immaginare. Avevamo scatenato la cosa più brutta che poteva anche distruggere questo mondo magico e lui ci ha anche ringraziato. Abbiamo sospirato. Timidamente avevamo sorriso a Pyr e, nonostante la sua cecità, ci sorrise di rimando. Pyr non poteva vedere attraverso gli occhi, ma poteva vedere, attraverso sentimenti ed emozioni, ogni cosa che lo circondava. Era speciale, come tutti i nostri amici pelosi. Lo abbiamo invitato ad entrare nel nostro appartamento per riposarsi, ma ha rifiutato. Aveva trovato un posto tranquillo per riposare vicino all’albero di fronte al nostro appartamento, vicino al cespuglio di Fenkuz.