Il temporale proseguiva la sua strada e lentamente stava svanendo. Ancora sul divano ci stavamo abbracciando stretti. All’improvviso mi alzai e con una semplice domanda ti chiesi: “Posso dare un’occhiata al quaderno di tua nonna?” Mi hai guardato un po’ sorpreso, ma hai accennato un si e sei andato alla scrivania dove c’era la macchina da scrivere di tuo nonno. Hai aperto un cassetto dal quale hai tirato fuori il diario di tua nonna. Sembrava che provenisse da un altra epoca, un’altra era. Era conservato molto bene. Me lo hai dato immediatamente. Sentimmo che da quel quaderno proveniva un’ energia, come se avesse fatto un lungo viaggio e finalmente fosse tornato a casa. Si aprì da solo tra le mie mani. Eravamo sorpresi per ciò che stava accadendo. La pagina aperta conteneva la descrizione di una delle prime pietre che vedemmo cadere, Algiz, Gebo e Raido. Una scritta a mano recitava:” Il viaggio sarà lungo, ma si riuniranno, un’altra volta, e avranno la protezione di Algiz” Mi hai guardato e hai sospirato: ” Ho questo diario da tempo. Ho passato su queste pagine, non hai idea quanto tempo, ma questa non l’avevo mai vista prima”. Ancora una volta hai guardato il quaderno poi me. “Parla di noi” ho sussurrato. I nostri cuori stavano pulsando come dei treni impazziti ed abbiamo continuato a fissarci a lungo Eravamo in silenzio, abbiamo solo sentito il ritmo dei nostri respiri aumentare. Stavamo entrando, sempre più, in un mondo solo nostro, fatto di storie vissute nel passato, magia, presente e ora di presagi.