Era inutile pensarci.
Avevi ragione. Quello che era accaduto fra noi, intorno a noi era la cosa più bella che fosse capitata nelle nostre vite. Non c’era una ragione per cercare un filo logico. Eri di fronte a me ed io mi ero tuffata nei tuoi occhi e nei tuoi occhi c’era l’unica cosa di cui avevo davvero bisogno. Te. E tutto quello che era accaduto, è accaduto perché doveva accadere. Mi stringevi ancora le mani. Anche tu, ti eri tuffato nel mio sguardo. Sembrava, in qualche modo, che quegli sguardi, ci stavamo dicendo tutto quello che ancora non ci eravamo detti.
Ma cosa non ci eravamo ancora detti ? Ciò che non ci eravamo ancora detti lo stavamo facendo in quei momenti silenziosamente. Nei tuo sguardo c’era un mondo in cui volevo stare con te, ed era il nostro mondo, dove nelle nostre passate vite ci eravamo incontrati inconsciamente. Solo in quel momento ce ne rendemmo conto. Nei tuoi occhi ne stava crescendo la consapevolezza. In pochi secondi, come un flashback, abbiamo rivissuto i momenti di quando caddi. Quello è stato il momento in cui le nostre vite passate si sono unite a quelle del presente. I nostri cuori stavano per impazzire.
Lentamente, nella nostra mente si stavano chiarendo molte cose che finora erano inesplicabili. Ti fissavo e tu facevi lo stesso. I nostri cuori si stavano aprendo sempre più. Eravamo l’uno di fronte all’altra senza fiato. Solo ora capimmo cosa Sowelu ci voleva dire. Ci stringemmo le mani, come se avessimo avuto un sussulto. Il destino ci aveva unito da molto tempo, e lo capimmo in quei pochi istanti. Eravamo confusi da una forza più forte di noi. Ci guardammo. Ti eri sistemato accanto a me sul divano. Non smettemmo di guardarci e il nostro respiro divenne più veloce. Ora solo l’unico desiderio era di toccare gentilmente i nostri volti e forse di dirci qualcosa. Ma tutto quello che volevamo dire, lo stavamo già facendo attraverso gli occhi.
Ci mancava il respiro.